La famosa frase “a me gli occhi” riassume il potere dell’ipnotizzatore che nella fantasia popolare tramite lo sguardo entra in possesso dell’anima e dell’energia dell’ipnotizzato. In sostanza quello che viene comunemente ritenuto ipnosi è un aspetto coercitivo dell’ipnotizzatore sull’ipnotizzato e l’ipnosi è la facoltà dell’ipnotizzatore, che il soggetto ipnotizzato subisce passivamente. In realtà l’ipnosi meglio definita come trance ipnotica E uno stato modificato dico in coscienza, né veglia né sonno, che è una caratteristica naturale dell’individuo e che, opportunamente evocato dallo psicoterapeuta ipnotista, viene utilizzato per facilitare la comunicazione con il paziente E il suo inconscio nell’ambito di un percorso di psicoterapia ipnotica.
Sicuramente da un punto di vista storico, L’evoluzione dell’ipnosi vedi dei periodi di convivenza di operatori disonesti, il cui unico scopo era di mostrare il proprio potere sul ipnotizzato E persone che operavano inviato del loro ruolo sociale con l’intento di essere portatori di effetti benefici sull’ipnotizzato. La storia dell’ipnosi parte da Mesmer (1734-1815) considerato lo scopritore dell’ipnosi e suo primo attento analizzatore, si evolve con Milton Erickson (1902-1980) psichiatra statunitense, pietra miliare nello sviluppo della psicoterapia ipnotica.
In Italia in particolare, L’ipnosi si diffonde per merito del professor Giampiero Mosconi (1921-2010) fondatore dell’ AMISL Associazione medica italiana per lo studio dell’ipnosi, che nel 1957 effettua per la prima volta la preparazione del parto mediante l’ipnosi.